Sono stati espulsi 30 diplomatici russi, questo l’annuncio di Luigi Di Maio. La Russia annuncia “una risposta pertinente”.
“Espulsi 30 diplomatici russi per motivi di sicurezza nazionale” è quanto annunciato da Luigi Di Maio a Berlino nelle ultime ore.
Il Ministro degli Esteri ha spiegato: “Il Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri, l’Ambasciatore Ettore Sequi, ha convocato questa mattina alla Farnesina, su mia istruzione, l’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Sergey Razov”.
La convocazione voluta da Luigi di Maio dell’ambasciatore russo Sergey Razov è dovuta alla volontà di notificargli la decisione del Governo italiano di espellere 30 diplomatici russi attualmente prestanti servizio presso l’Ambasciata. Il motivo dell’espulsione il Ministro l’ha chiarito con la frase “personae non gratae”.
Luigi Di Maio ha inoltre spiegato che questa misura è stata adottata in accordo con altri Paesi europei e atlantici. “Si è reso necessario per ragioni legate alla nostra sicurezza nazionale nel contesto della situazione attuale di crisi conseguente all’ingiustificata aggressione all’Ucraina da parte della Federazione Russa” ha inoltre ribadito.
La risposta della Russia
La reazione della Russia alla decisione presa dal Ministro Luigi Di Maio, com’era prevedibile, non lascia presagire purtroppo nulla di buono. Il portavoce del Ministro degli Esteri russo Maria Zakharova ha detto che Mosca non lascerà senza risposta la decisione di Roma. “La Russia darà una risposta pertinente” ha inoltre aggiunto ai giornalisti, come riporta Interfax.
Cosa c’è da aspettarsi dalla Russia al momento non è noto. Questa, intanto, per Luigi Di Maio è stata una giornata difficile. Il Ministro degli Esteri italiano ha ricevuto delle minacce di morte tramite alcune chat. Mentre il mondo politico italiano si è mostrato compatto nel condannare tali minacce Luigi Di Maio ha ribadito di non spaventarsi di fronte a questi gesti e di continuare a lavorare per la pace in Ucraina.
